Quando parliamo di “modelli di business” (dall’inglese business model) ci riferiamo a tutte quelle soluzioni che, dal punto di vista strategico e organizzativo, permettono alla nostra attività – grazie alla logica del cosiddetto pensiero visivo – di creare e distribuire valore. È particolarmente utile per definire i piani di lavoro nel campo delle startup più innovative, ma non solo: ogni azienda, dalla piccola impresa alla multinazionale, può trarne vantaggi significativi.

Grazie a questo potente strumento è infatti possibile evidenziare il valore dell’azienda, individuandone le aree strategiche. Uno dei modelli più utilizzati dalle imprese di successo negli ultimi anni è il Canvas, che con la sua struttura grafica suddivisa in blocchi ha rivoluzionato il concetto stesso di business model: in questo articolo approfondiremo proprio questo argomento, cercando di capire in cosa consiste (e come sfruttarlo al meglio).

Il Canvas: chi lo ha ideato e per quali ragioni

Questo modello di business nasce sul finire degli anni ‘00 dalla fervida mente di Alexander Osterwalder, un teorico del management di origini svizzere, autore di numerosi libri e consulente per diverse importanti aziende. La sua idea era fin dal principio quella di riuscire a creare uno strumento che offrisse agli imprenditori una “visione semplificata” delle loro attività, indipendentemente dalla natura delle stesse. L’obiettivo è stato raggiunto grazie a una rappresentazione grafica semplice ed essenziale.

Il segreto del successo di questo business model, infatti, è proprio l’immediatezza con la quale riesce a comunicare le informazioni in esso contenute: nove blocchi distinti, dunque, nei quali ogni aspetto di un’organizzazione viene suddiviso e catalogato. Il risultato è una perfetta fotografia del vostro progetto e proprio per questa sua natura “riassuntiva” diventa una risorsa fondamentale nelle aziende ai primi passi; in alcuni casi può addirittura essere redatto prima del business plan e aiutare nella realizzazione dello stesso.

Un metodo completo e sistemico, dunque, che racchiude nella sua natura “immediata” e visuale tutte le variabili contemplate nell’ambito di un determinato business. Ciò non solo rende tutto più chiaro ma riesce anche a limitare sbagli ed incomprensioni, permettendo ai lavori di scorrere fluidamente e senza spiacevoli contrattempi: questo perchè il Canvas, con le sue nove caselle logicamente disposte, permette di evidenziare ogni singola interazione tra i reparti e a trasmettere concetti complessi in maniera chiara ed ineccepibile.

I nove blocchi di un modello Canvas

Ma com’è strutturato il grafico che vi abbiamo appena descritto e a cosa corrispondono i nove blocchi che compongono questo modello di business? Proviamo ad elencare, di seguito, le parole chiave che danno il titolo ad ognuna di queste caselle – che rimangono invariate a prescindere dalla tipologia d’azienda e rappresentano ogni singola area di sviluppo di un’organizzazione – e cerchiamo di capire quali sono i dati da inserire al loro interno per compilare correttamente un Canvas:

Partner strategici

Come il nome stesso suggerisce, in questa sezione dovremo elencare le aziende con le quali può tornarci utile stringere un accordo per migliorare il nostro business: fornitori, rivenditori e addirittura concorrenti possono rientrare nel novero dei partner strategici.

Attività chiave

Qui andremo ad inserire le attività operative che permettono al nostro modello d’impresa di raggiungere la propria base d’utenza e fatturare. Il segreto consiste nell’individuare solo le attività fondamentali e specifiche: insomma, il nostro core business.

Risorse chiave

Quali sono le risorse chiave alle quali non potremmo mai rinunciare e che rendono unica la nostra azienda? Si può trattare di tecnologia o macchinari, e dunque beni “tangibili”, oppure di beni “intellettuali” come i progetti, i brevetti e le risorse umane in generale.

Value proposition

Questo blocco è disposto al centro del nostro canvas e ne rappresenta la parte più importante: qual è il valore che la vostra impresa garantisce alla propria utenza? Quali sono i bisogni e i desideri del nostro target di riferimento, e quali fra i nostri prodotti risponde meglio a queste esigenze?

Customer relationship

Il rapporto con il consumatore è fondamentale, e in questo spazio del nostro Canvas andremo a descrivere proprio la gestione della comunicazione con i clienti. Lo scopo è quello di riuscire a fidelizzarli e a donare loro la miglior esperienza possibile.

Canali

Come fanno i nostri prodotti a raggiungere gli scaffali dei negozi? In questo blocco elencheremo i nostri canali di distribuzione per trovare le migliori strategie promozionali ed espandere così il nostro mercato, con mezzi tradizionali o informatici.

Customer segments

Se la nostra impresa si rivolge a un ampio spettro di consumatori, sarà necessario suddividerli nei cosiddetti “segmenti di clientela”: chi sono dunque i nostri clienti e in quale modo i nostri prodotti soddisfano le loro esigenze? Qual è la nostra buyer persona?

Struttura dei costi

Ogni impresa ha dei costi e deve poterli sostenere per riuscire nel suo business. Costi fissi come l’affitto e le utenze, ad esempio, ma anche variabili come le materie prime per la realizzazione dei nostri prodotti. In questo blocco andremo ad elencare tutto ciò.

Ricavi

Ovvero il fine ultimo di tutte le aziende. In questa sezione del grafico andremo a misurare il successo del nostro modello organizzativo. Quanto abbiamo guadagnato? Ma soprattutto, quali strategie possiamo adottare per migliorare le nostre performance?

Tutti i vantaggi nell’uso di un modello Canvas

Come abbiamo visto, il modello di business Canvas è davvero completo e include nella sua “tela” – non a caso il termine “canvas”, in inglese, indica proprio la tela di un pittore – ogni singola componente strategica di un’azienda. Una volta conclusa l’approfondita compilazione dei blocchi, mettere a fuoco le aree sulle quali operare e i fattori più critici da migliorare sarà molto più semplice e intuitivo: l’immediatezza deriva proprio dal linguaggio visuale adottato da questo modello, che permette di avere tutto a portata di sguardo su un singolo foglio.

Analizzare e discutere dei vari aspetti dell’azienda diventa così più agevole per il management, che si troverà maggiormente propenso al confronto e più coinvolto nelle meccaniche interne. Un vero e proprio snellimento delle operazioni e dei processi che aiuta l’azienda a crescere in ogni suo dettaglio, contribuendo a renderla più moderna e competitiva: molti usano dei pratici post-it e li applicano direttamente su una versione stampabile del grafico. Un’idea semplice che corrisponde, nel suo piccolo, a una vera rivoluzione!