Negli ultimi anni il tema della sostenibilità è cresciuto a ritmi sostenuti, assumendo una particolare rilevanza nel settore della GDO. Questo perché l’attenzione verso le tematiche ambientali non permette solo di assicurare un futuro migliore al nostro pianeta, ma rappresenta anche la chiave dell’efficienza e il modo migliore di rispondere alle esigenze dei consumatori, che sono sempre più sensibili alle questioni ambientali. Basti pensare che secondo un recente studio, il 27% dei consumatori ha aumentato gli acquisti di prodotti sostenibili ed eco-friendly rispetto alla fase pre-Covid. Come rispondere in maniera appropriata a questa tendenza green?

L’impegno di GES per la riduzione dell’impatto ambientale

In GES siamo particolarmente attenti alla sostenibilità e da sempre collaboriamo con tutti gli attori coinvolti nel nostro settore per ridurre al minimo il nostro impatto ambientale.

I nostri sforzi per la sostenibilità danno la priorità alle persone e al pianeta, traducendosi in misure concrete di riduzione dei nostri rifiuti, miglioramento delle pratiche di riciclo e di ottimizzazione dell’energia utilizzata. In quest’ottica, crediamo fortemente che il futuro risieda nelle fonti di energia rinnovabili in sostituzione alle risorse energetiche tradizionali che, oltre ad avere costi molto elevati, sono nella maggior parte dei casi anche fortemente inquinanti. La nostra attenzione verso le tematiche ambientali si riflette anche nelle nostre azioni quotidiane e, di conseguenza, anche nei nostri interventi presso i punti vendita, che sono sempre mirati all’ottimizzazione energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale. Dalla nostra esperienza sono emerse alcune buone pratiche volte a rendere un’attività commerciale più sostenibile, vediamole insieme.

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La sostenibilità nelle pratiche quotidiane di vendita al dettaglio

Ci sono diverse azioni che puoi intraprendere nelle tue operazioni quotidiane per promuovere la vendita al dettaglio sostenibile. Quali sono le principali?

Scegli apparecchiature, luci ed elettrodomestici efficienti dal punto di vista energetico

Inizia optando per apparecchi, illuminazione e apparecchiature che consentono di risparmiare energia. Puoi, ad esempio, sostituire le tue tradizionali lampadine a incandescenza con opzioni a risparmio energetico come le CFL – le lampade fluorescenti compatte – o l’illuminazione a LED. Scoprirai che queste tipologie non solo richiedono meno energia (che a sua volta porta a minori emissioni di gas serra), ma permettono di risparmiare anche dal punto di vista economico: hanno un costo annuale inferiore e durano più a lungo. È stimato, infatti, che una lampada a incandescenza tradizionale da 60 watt abbia una durata di circa 2.000-3.000 ore, contro le circa 25.000 di una a luce LED da 12 watt. 

Riduci al minimo l’utilizzo di carta e digitalizza i processi

Ridurre la quantità di carta utilizzata nella tua organizzazione è fondamentale nel percorso di efficientamento della tua attività. Il primo step è identificare attività o processi che richiedono ancora carta e penna e lavorare verso una loro digitalizzazione. Ad esempio, se il manuale dei dipendenti si trova ancora in un raccoglitore fisico, valuta la possibilità di spostare il contenuto online e di condividerlo semplicemente con il tuo personale in formato digitale. In questo modo il manuale sarà molto più accessibile, anche perché consentirà ai dipendenti di accedere utilizzando i propri dispositivi.

Un’altra possibilità è quella di digitalizzare le procedure di gestione dell’inventario. Attraverso un sistema come il Driver di GES – sales booster si possono analizzare i dati di stock e sellout ed effettuare un riordino corretto, in quanto il sistema propone la giusta quantità in relazione alle vendite effettuate, ed in linea con le strategie concordate tra trader e industria.

Fai attenzione allo smaltimento dei rifiuti

In un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale della tua attività commerciale dovresti essere consapevole di come smaltisci i rifiuti prodotti. Un primo passo è quello di ridurre al minimo la spazzatura, scegliendo di riutilizzare gli oggetti ogni volta che è possibile o di donare cose che non sono più necessarie nella tua attività. 

In tutti quei casi in cui non è possibile il riutilizzo, la raccolta differenziata è la migliore pratica da incentivare sia a livello di produzione, che di gestione. Per farlo, puoi assicurarti di avere e fornire sempre informazioni corrette e dettagliate rispetto alle modalità in vigore sul tuo territorio, ma puoi anche pensare di istituire un sistema per premiare i comportamenti virtuosi di staff e dipendenti.

Passare ad alternative di imballaggio sostenibili

Quasi sicuramente la tua attività fa uso di imballaggi, che rappresentano una spesa dalla quale non si può prescindere. Questo è valido indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda o dal fatto che abbia una presenza fisica o un e-commerce. Tuttavia, molti materiali di imballaggio convenzionali sono estremamente dannosi per l’ambiente, come hanno dimostrato numerosi studi scientifici, ma non solo. Il celebre documentario Blue Planet di David Attenborough ha recentemente fornito ai consumatori una visione sconvolgente di come l’inquinamento da plastica stia degradando gli ecosistemi e la fauna selvatica, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi ambientali di questa natura. 

Tieni sempre a mente le “3 R”: riduci, riutilizza, ricicla!

In quest’ottica, il packaging ecologico è una delle scelte più utili che si possono fare sia in prospettiva di sostenibilità, che di attrazione di nuovi clienti. Secondo un recente studio, infatti, l’88% dei consumatori desidera che sull’imballaggio siano riportate informazioni sulla sua sostenibilità, mentre il 92% afferma di preferire imballaggi di carta rispetto a imballaggi a base di plastica.

Naturalmente, un obiettivo di “imballaggio zero” non è realistico, anche perché le aziende devono trasportare le merci in modo efficiente e proteggerle dai danni. Non solo, il packaging rappresenta anche un’importante opportunità di branding per le aziende, utile a differenziare il proprio marchio dalla concorrenza. In questo senso può essere utile pensare a nuove tipologie di imballaggi che permettano un riutilizzo o un uso più efficace. Un esempio? Il rotolo di carta igienica che anziché essere cavo al suo interno contiene un cilindro di carta estraibile, comodo per essere portato in viaggio o in borsa.

Aiutare i tuoi clienti a compensare il loro impatto

Quando le persone decidono di impegnarsi ad essere più sostenibili, solitamente la prima cosa che fanno è ripensare le proprie decisioni d’acquisto. Non solo, l’87% dei consumatori desidera che i brand li aiutino in senso concreto a ridurre la propria impronta ecologica.

Proprio per questo, aiutare i tuoi clienti a “compensare” l’impatto delle abitudini di acquisto è estremamente vantaggioso per il tuo percorso di sostenibilità. Inoltre, incoraggiare le persone a sentirsi più responsabili in qualità di consumatori avrà probabilmente un effetto a catena sulle loro abitudini quotidiane. Non solo, queste pratiche contribuiscono a infondere fiducia nel cliente nei confronti della tua attività e rassicurarlo sul fatto che nel lungo termine faranno davvero la differenza.
Un ottimo esempio sono le iniziative di riforestazione legate agli acquisti, che prevedono un albero piantato per ogni ordine effettuato, che si traduce poi nell’invio di una certificazione o di un badge all’utente che quindi lo può mostrare e condividere online, spingendo la sua rete di contatti a fare lo stesso.

Sostenibilità: una parte integrante della storia del tuo brand

Una volta che hai studiato le migliori alternative sostenibili per la tua attività e le hai implementate (o le inizi ad implementare) non rimane che informare la tua community di questo impegno.

Comunicare con i consumatori, renderli parte integrante del tuo percorso verso un minore impatto ecologico sul pianeta, coinvolgerli nelle iniziative che metti in campo è fondamentale per sensibilizzarli e farli avvicinare al tuo brand. È importante fare sapere loro cosa possono ottenere sostenendo la tua attività, ma soprattutto quali benefici ne trarrà l’ecosistema e in che modo impatteranno sul mondo circostante. Ed è qui che entra in gioco il content marketing e la narrazione degli obiettivi e delle azioni che stai mettendo in campo, a partire da domande quali:

  • Quali cause sposa la tua attività? A sostegno di chi/cosa sono dirette le tue azioni?       
  • In che modo i tuoi sforzi creano una migliore esperienza di acquisto?       
  • In che modo i tuoi sforzi si ricollegano all’etica del tuo marchio?       
  • Cosa speri di ottenere a lungo termine diventando più sostenibile?       

 Altre strategie come il co-marketing con altri marchi sostenibili oppure la creazione di articoli di blog, di post sui social media o campagne di e-mail marketing sono un ottimo modo per tenere i tuoi clienti aggiornati rispetto al tuo impegno ambientale e avvicinarli alla tua ottica di business sostenibile.


La parte migliore dell’essere un’azienda più sostenibile? In GES ci sentiamo di dire che sia il fatto di diventare noi stessi parte della soluzione. Il nostro obiettivo è proprio quello di fare la differenza nei luoghi in cui operiamo, cambiando la realtà dei clienti e delle persone che ci circondano attraverso misure incentrate sulla protezione dell’ambiente, la tutela della biodiversità e la riduzione della nostra impronta ecologica.